lunedì 9 settembre 2013

AAB, DISCHI ALLA RINFUSA


 AUGUSTO MARTELLI - DJAMBALLA


Disco del 1971, è uno dei dischi-simbolo della mia prima infanzia.
 Brano molto ritmico, da me molto amato, e ricercato, trovato alla fine dopo tantissimo tempo, su Internet.


JOE TEX - I GOTCHA




sabato 7 settembre 2013

AAA. FRANCESCO DE GREGORI (1974)



Fine agosto 1987, a Lanciano da Venditti Dischi, storico negozio
della città frentana gestito da una gentile signora, acquisto
quello che per diventerà uno dei dischi più importanti
della mia vita.
Cercavo, disperatamente, dischi di Rock Preogressivo
italiano anni '70, anche ristampe, per via di una
passione instillatami da un conoscente della
mia città, qualche mese prima.
Le ricerche avevano dato frutti abbastanza scarsi:
UT e Senza Orario Senza Bandiera dei New Trolls,
Napoli Centrale (il 1°, Campagna), Noi ci saremo
dei Nomadi che certo Progressive non è, mentre
delle Orme già qualcosa avevo anche per via di
ricordi di bambino (Figure di Cartone).
A dir la verità, avevo trovato, nel 1987 anche
il 1° del Banco del Mutuo Soccorso ('Il Salvadanaio')
(quello con RIP) e la raccolta della Premiata
Forneria Marconi, con primo brano ovviamente
Impressioni di Settembre.
Trovai questo strano disco e lo comprai subito,
(pochi giorni dopo presi anche 'Rimmel').

La copertina del disco

Restai a guardarla a lungo, una volta
tornato a casa.
Quel paesaggio mi dava una straordinaria
tranquillità, il paesaggio bucolico e
soprattutto il cielo che sembra rannuvolarsi,
rabbuiarsi.
Non faccio mistero che amo l'imbrunire,
amo il cielo cupo e gravido di pioggia,
la fine dell'estate e le prime piogge
autunnali, e tanti e tanti ricordi
di gioventù, impressioni, sensazioni...


PUO' UN DISCO CAMBIARE IL CARATTERE
DI UNA PERSONA?


Il carattere tutto, magari no, ma fin dai
primi ascolti, Niente da Capire e seguenti,
mi fecero scoprire...l'Intimismo.
Non è certo una gran scoperta, che questo
album è il lavoro più intimista (ma anche
forse, il più criptico), quindi è normale
che in me suscitasse emozioni pacate ma
molto nette e precise.

LE CANZONI

NIENTE DA CAPIRE

Della prima, avevo dei lontani e vaghissimi
ricordi, dovevo certo averla sentita
all'epoca della sua uscita, nel '74.
Niente da capire, la prima canzone del disco,
pur essendo molto bella, non è tra le mie
preferite.
Comunque, la considero, giustamente, l'apripista
alle sensazioni di placida tranquillità che
dona quasi tutto l'LP.


CERCANDO UN ALTRO EGITTO

Altra canzone 'tranquilla', che mi piaceva
pero' molto di più agli inizi che oggi.


DOLCE AMORE DEL BAHIA

La prima delle due che io considero
'Canzoni Giganti' dell'LP, forse già
sentite da bambino, molto prima
dell'acquisto del disco.
Senz'altro, canzone 'evolutiva' per
un ragazzo di 19-20 qual'ero a quel
tempo...


INFORMAZIONI DI VINCENT

Senza dubbio il primo amore di questo LP,
canzone che ritenevo 'gigante', e in fondo
la considero tale anche oggi.
Superiore di certo a Dolce Amore del Bahia.


GIORNO DI PIOGGIA

La canzone che amo di meno dell'intero LP.
Forse, eccessivamente 'atmosferica',
piovosa, 'umida' anche per uno come me...
Forse un po' pesante.
Meno amata non vuol certo dire 'brutta'...


BENE

La canzone che cambiò molte cose del mio
carattere...
Potrei scrivere a lungo sulle sensazioni
di tranquillità, di intimità, di semplicità,
di umiltà et cetera et cetera, che suscitavano
e tuttora suscitano in me questa canzone:
la più bella, per me, dell'intero LP, di
De' Gregori, ed una delle canzoni che più
amo in assoluto.
Una cosa che mi è sempre piaciuta da morire
è il tappeto di testiere, che parte nella
seconda metà della canzone, e che abbino,
associo idealmente allo stesso di una
canzone di Franco Battiato, Frammenti,
dall'LP Patriots.
L'incedere quasi ipnotico di queste
tastiere, dona una serenità che ha
del metafisico, d'altra parte il bisogno
di riposo, di semplicità e di metafisico,
di mistico, nell'Uomo Moderno è impellente.



A LUPO

Canzone che ha sempre suscitato in me
sensazioni strane, leggermente diversa
dalle altre di questo LP,  pur restando
una bellissima canzone.
'Selvatica' forse, anche per via delle
chitarre suonate in quel modo particolare,
quasi da 'cantastorie'.


ARLECCHINO

Una delle tre canzoni minori di questo album
magnifico.
Altra canzone-monstre in fatto di serenità
ed intimismo.


FINESTRE DI DOLORE

Più che canzone intimista, questa,
anche per certi ricordi strani,
mi mette freddo.
Altra canzone 'gigante', ma anche
sofferta, criptica o forse no,
e poi, quei 'due angeli vestiti di
bianco', mi hanno sempre fatto
una impressione stranissima, m
assolutamente misteriosa.
Anche il titolo, cosà significherà
mai?
Ma io voglio che il mistero, il sogno
resti sempre tale...

SOUVENIR

Altra canzone 'minore' dell'LP.
Altra piccola perla, di tranquillità.